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Off topic: Erasmus, che oblio!

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Forum: Italian
Topic: Off topic: Erasmus, che oblio!
Poster: MarieClaire92

Buonasera a tutti,
vi seguo assiduamente, talvolta senza poter rispondere perché dimentico la password ogni due giorni, credo di averla cambiata almeno quindici volte... Comunque, sono qui per chiedervi un parere che non ha strettamente a che fare con il mondo della traduzione e dell'interpretariato, ma sicuramente il punto di vista di voi esperti sarà prezioso per me che mi affaccio ora al mondo vero. Vi anticipo che il mio è un post lungo e un po' ingarbugliato.

Ho 20 anni e sono a metà del secondo anno di Lingue a Venezia. Studio inglese, nel quale ho raggiunto il livello C1, il tedesco e lo svedese (introdotto quest'anno, e non me lo sono fatto sfuggire!). Dopo la laurea pensavo di cercare una specialistica all'estero, possibilmente in interpretariato, il mio grande sogno. Nella mia facoltà è uscito da pochi giorni il bando Erasmus per il prossimo anno, partenza in settembre: che dolori! Prima mi sono chiesta se fosse il caso di concorrere. Devo dire che mi pago gli studi da sola con il lavoro estivo in Reception, guadagno bene ma non abbastanza da pagarmi 10 mesi di Erasmus e contemporaneamente risparmiare per il futuro. Uno o l'altro. Mi costa tanto scegliere, però. Perché mi sembra sbagliato pensare a quello che farò fra due anni, anche se mi viene naturale riempirmi la testa di calcoli. Tutti mi dicono "buttati" perché è un'esperienza unica, mia madre mi dice "pensaci", sa quanto tengo all'idea di specializzarmi fuori di qui. Se iniziassi la magistrale un anno dopo per lavorare e guadagnare abbastanza sarebbe nocivo per una eventuale carriera in questo ambito? Insomma, devo capire come utilizzare i soldi: vale la pena buttarsi, secondo voi? Avete tutti partecipato al progetto Erasmus?

Altro nodo: le destinazioni. Ho due scelte da fare. Al primo posto sicuramente Germania. Tubinga o Colonia? E poi la seconda destinazione. Potrei metterci qualcosa di anglosassone, ma Cardiff e Bristol non mi ispirano granché. C'è quest'idea che si insinua sempre di più in me... la Svezia e la Finlandia! Conosco il docente referente (mi insegna filologia germanica) ed essendo una dei pochi con la mia combinazione avrei ottime possibilità di partire. Ma ho paura di commettere un errore! Che vado a fare in Svezia? Lo parlo ancora a livello elementare, lo svedese. E il tedesco? Non è che poi lo dimentico? Non è che sia bravissima.

Insomma, per farla breve ho confusione in testa e non so quanto la mia combinazione inglese/tedesco/svedese/francese (non lo faccio all'università ma ho conseguito la certificazione C1) possa essere spendibile. Ho in mente fin dall'infanzia il sogno dell'interpretariato, ma temo che un Erasmus non solo mi risucchi molte risorse anche economiche, ma mi porti anche ad andare fuori corso. Certo che però sono esperienze uniche, treni che non passano sempre, avventure che vivi a venti anni. Sento di avere bisogno di nutrirmi delle altre culture, perché studiare e leggere le lingue non mi basta più. Ho bisogno di immergermi, e di farlo adesso, in un momento così delicato della mia vita. Mi sembra tutto così obsoleto: i lettorati, le ore di grammatica, le traduzioni, la linguistica, i corsi di relazioni internazionali, il tutto senza aver mai davvero vissuto la lingua e la cultura straniera per più di un paio di settimane. Ho bisogno di crescere linguisticamente ed umanamente fuori dal mio solito contesto, ecco. Non so quale piega dare ai miei studi. So cosa voglio, ma non come arrivarci.

Se avete consigli da darmi li accetto tutti, anche quelli più scomodi. Perdonatemi per la prolissità.

MarieClaire


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