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Contatto con un'agenzia di Roma, esperienza molto spiacevole | L'eccesso di suscettibilità gioca brutti scherzi

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Forum: Italian
Topic: Contatto con un'agenzia di Roma, esperienza molto spiacevole
Poster: Giuseppe C.
Post title: L'eccesso di suscettibilità gioca brutti scherzi

[quote]Luca Tutino wrote:

[quote]Giuseppe C. wrote:
il primo errore di comportamento lo hai commesso tu.
[/quote]

Non sono d'accordo. La piuttosto odiosa presunzione che i candidati che "non servono più" non meritino neanche una riga di risposta è il vero primo errore, seppure comprensibile. Invece una telefonata gentile ad un'azienda che cerca con urgenza un collaboratore non può essere considerata ipso fatto come una molestia, salvo che l'annuncio non contenga una (possibilmente cortese) esplicita richiesta di evitare telefonate.

Un trattamento come quello descritto sarebbe censurabile anche nei confronti di un dipendente. Verso un potenziale collaboratore esterno è semplicemente vergognoso e Timote fa benissimo a denunciarlo come inaccettabile. La mancanza di cortesia, di rispetto e di professionalità in cui capita spesso di imbattersi purtroppo è anche un segno dei tempi, ma non dovrebbe mai essere giustificata, sopratutto quando espressa in modo violento e soprattutto quando correlata ad una presunta posizione di forza (l'agenzia che elargisce il lavoro si sente al di sopra del candidato che non le serve).

La cosa grave è che dalle nostre parti questo atteggiamento possa sembrare normale. Ma per quanto mi consta la maggioranza dei committenti raggiungibili via internet non si permetterebbe mai di reagire in questo modo.

Tutta la mia solidarietà a Timote.

Saluti,
Luca

[Edited at 2014-07-20 20:45 GMT] [/quote]

A me pare che si faccia finta di non sapere che su proz.com ogni ricerca di collaboratori è accompagnata dalla specifica della modalità di contatto preferita per ricevere le offerte di collaborazione. Non credo nemmeno che nessuno si sia accorto che spesso le risposte agli annunci si avvicinano anche al centinaio e che rispondere per tempo a un elevato numero di candidati richiede perlomeno il tempo necessario a mettere insieme l'elenco degli indirizzi e-mail a cui inviare una risposta di declino dell'offerta. Non è pensabile che, anche nel caso di una richiesta di collaborazione urgente, ci si debba attendere una risposta entro brevissimo tempo da chi ha inserito l'annuncio. A me pare che malgrado la pretesa di essere trattati con rispetto da chi ricerca un collaboratore, la suscettibilità la faccia pochino da padrone in questo caso.

Io non ho giustificato il comportamento di chi ha risposto a Timote, ma, senza ritenermi in conflitto né in sintonia con il mondo delle agenzie, sinceramente non vedo nell'accaduto nulla che possa giustificare un conflitto addirittura come quello che va delineandosi, con tanto di minacce reciproche di adire le vie legali e di "lei non sa chi sono io", tra un traduttore e un'agenzia, della quale non so nulla e non mi interessa nulla, anche perché anch'io, come Bruno, non lavoro quasi per nulla con agenzie italiane, se non con 2 che tuttavia non mi pagano 0,05 Euro a parola sorgente, ma ben al di sopra, tanto per evitare di cogliere la sfida da lui lanciata e fargliela perdere. :-)

E' ovvio che noi traduttori siamo fornitori di collaborazione, ma è anche ovvio che i clienti devono essere compresi anche nelle loro esigenze, perché comunque sono loro che pagano per il servizio ricevuto.

Forse non molti hanno lavorato anche ricoprendo ruoli di PM e non sanno che ovviamente si seguono più progetti contemporaneamente e che l'attività può essere in certi momenti o giornate molto frenetica e imporre delle priorità nell'allocare i tempi, soprattutto nel caso di progetti urgenti, per cui il tempo di ringraziare e declinare le offerte di chi si propone come collaboratore per un determinato progetto può facilmente non essere disponibile a brevissima distanza dalla ricezione dell'offerta e non è ritenibile come requisito prioritario della giornata.

Nella fattispecie, una riposta all'indomani, ad esempio, non sarebbe stata improbabile da parte di nessuna agenzia, italiana o meno. Personalmente non avrei mai telefonato, di mia sponte, per sincerarmi del fatto che la mia offerta fosse giunta a destinazione. Avrei al massimo atteso una risposta, ma non nei tempi che a me sembrassero opportuni, ma nei tempi che sembrassero opportuni al possibile cliente, sperando che successivamente prendesse nota dei miei estremi e del mio CV e tariffario per una possibile collaborazione su progetti per cui avesse ritenuto di rivolgersi a me per chiedere la mia eventuale disponibilità. Ove fossi stato tanto interessato a un siffatto cliente, avrei al masimo chiesto conferma di ricezione della mia email in un secondo tempo.

Occorre anche tenere conto del fatto che quando si seleziona una risorsa umana, si tende a preferire e gudicare molto più favorevolmente quella dotata di maggiore diligenza, attenzione ai dettagli e alle istruzioni e prontezza di comprensione della situazione onde evitare di interferire con l'attività aziendale contingente.

Io capisco i motivi addotti da Timote che lo hanno spinto a telefonare, sono d'accordo con lui che la risposta è stata sgarbata e forse frutto di una giornata storta o magari di maleducazione innata di quel PM di quella agenzia. Ma non capisco l'intenzione di additare il tutto come affronto o danno professionale di cui informare in dettaglio e in privato i colleghi.

Questo lo capirei in caso di lavoro affidato e mal gestito, mancato pagamento della tariffa concordata, mancato supporto alla collaborazione durante lo svolgimento dell'incarico, ritardi di pagamento, ecc., ecc., ma per il resto mi pare che sarebbe bastato raccontare l'accaduto e farsi tutti una sana e amara risata su come in questo ambito lavorativo la gente ormai sia pronta a esplodere per un nonnulla, PM e freelancer entrambi stressati.

Calma ragazzi, calma! :-)

Il nostro è già un lavoro che mette a dura prova la resistenza allo stress. Perdere le staffe e l'obiettività per robe del genere non può che fare male e non servire a nulla.

In ogni caso voglio salutare con simpatia Timote, che ritengo una bravissima persona che per sua fortuna si indigna ancora per una rispostaccia "all'amatriciana", a cui consiglio di distogliere il pensiero dall'accaduto e dedicarsi a qualcosa di più gratificante o addirittura divertente. Non vale la pena litigare con un perfetto sconosciuto con cui puoi interrompere senza problemi qualsiasi rapporto non avendolo nemmeno avviato. Basta depennarlo dall'elenco dei possibili clienti e dedicarsi a quelli con cui si va d'amore e d'accordo, e ne esistono vari in tutto il mondo, alcuni dalla professionalità, cortesia e disponibilità che a volte fanno rasentare la commozione. :-)


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