Forum: Italian
Topic: Primi passi da traduttore: tasse, P. IVA, etc.
Poster: Giuseppe C.
Post title: Colpa del mercato
[quote]Alessandra Boninsegni wrote:
È disarmante leggere di persone che desiderano fare i traduttori liberi professionisti ma che sembra siano caduti da Marte.
Io proprio non consiglierei la professione di traduttore libero professionista in Italia in quanto a meno che non si possiedano specializzazioni molto rare e una velocità di traduzione estrema non si riesce a trarne un reddito che consenta di vivere serenamente.
La tassazione iperbolica ci uccide.
Io ho 50 anni e non vedo grandi alternative professionali ma a un giovane laureato direi di pensare ad alternative alla libera professione di traduttore in Italia. O andare all'estero, ma pagando le tasse là, o se si ha formazione da interprete di alternare le attività visto che l'attività di interprete è lievemente meglio retribuita.
Comunque sia per fare la nostra professione bisogna essere dotati di iniziativa, capacità imprenditoriali ed estrema flessibilità.
Non è da tutti. [/quote]
La faccenda si giustifica con il fatto che i giovani laureati italiani non riescono a entrare nel mondo del lavoro e, grazie al grande numero di agenzie che operano via Internet e non vanno per il sottile nella selezione dei traduttori, così come grazie al grande numero di clienti che cercano traduzioni a costi insostenibili ottenendo ovviamente poco più di quanto otterrebbero da un software di traduzione automatica, gente come questa prima o poi arriva su proz.com ad abbeverarsi alle sue risorse ancora accessibili gratuitamente, alla faccia di chi sostiene il sito annualmente con denaro sonante e soprattutto a porre domande demenziali in questo forum che ruotano quasi sempre intorno al problema guadagno e fisco come si trattasse di un forum di neocommercialisti.
Ormai è una costante che troverebbe una fine se chi possiede il sito si accontentasse degli introiti di chi paga la membership e chiudesse l'accesso gratuito e in secondo luogo se si smettesse di rispondere a chi non ha nemmeno voglia di informarsi autonomamente su ciò che questo lavoro comporta e che sta sul mercato per farci dire dai clienti che esistono "traduttori" che chiedono molto meno.
[Edited at 2016-03-06 18:01 GMT]
Topic: Primi passi da traduttore: tasse, P. IVA, etc.
Poster: Giuseppe C.
Post title: Colpa del mercato
[quote]Alessandra Boninsegni wrote:
È disarmante leggere di persone che desiderano fare i traduttori liberi professionisti ma che sembra siano caduti da Marte.
Io proprio non consiglierei la professione di traduttore libero professionista in Italia in quanto a meno che non si possiedano specializzazioni molto rare e una velocità di traduzione estrema non si riesce a trarne un reddito che consenta di vivere serenamente.
La tassazione iperbolica ci uccide.
Io ho 50 anni e non vedo grandi alternative professionali ma a un giovane laureato direi di pensare ad alternative alla libera professione di traduttore in Italia. O andare all'estero, ma pagando le tasse là, o se si ha formazione da interprete di alternare le attività visto che l'attività di interprete è lievemente meglio retribuita.
Comunque sia per fare la nostra professione bisogna essere dotati di iniziativa, capacità imprenditoriali ed estrema flessibilità.
Non è da tutti. [/quote]
La faccenda si giustifica con il fatto che i giovani laureati italiani non riescono a entrare nel mondo del lavoro e, grazie al grande numero di agenzie che operano via Internet e non vanno per il sottile nella selezione dei traduttori, così come grazie al grande numero di clienti che cercano traduzioni a costi insostenibili ottenendo ovviamente poco più di quanto otterrebbero da un software di traduzione automatica, gente come questa prima o poi arriva su proz.com ad abbeverarsi alle sue risorse ancora accessibili gratuitamente, alla faccia di chi sostiene il sito annualmente con denaro sonante e soprattutto a porre domande demenziali in questo forum che ruotano quasi sempre intorno al problema guadagno e fisco come si trattasse di un forum di neocommercialisti.
Ormai è una costante che troverebbe una fine se chi possiede il sito si accontentasse degli introiti di chi paga la membership e chiudesse l'accesso gratuito e in secondo luogo se si smettesse di rispondere a chi non ha nemmeno voglia di informarsi autonomamente su ciò che questo lavoro comporta e che sta sul mercato per farci dire dai clienti che esistono "traduttori" che chiedono molto meno.
[Edited at 2016-03-06 18:01 GMT]