Forum: Italian
Topic: Consigli per il futuro
Poster: Andrew90
Post title: Grazie a tutti per gli interventi!
Grazie mille per le risposte!
Riguardo la mole di lavoro, al momento come lingue "ufficiali" studio Giapponese e Spagnolo perché questo permette il corso dell'università come scelta (una lingua asiatica e una seconda lingua che va da un'altra asiatica o spagnolo). Per l'Ebraico e il Tedesco, ora come ora, sto seguendo il corso della prima annualità (tanto per dirla in termini accademici) senza troppe pretese; tuttavia, cominciando a studiare queste due lingue (quasi per caso, avendole inserite nel mio piano di studio una come tirocinio e una come esame a scelta), mi sono accorto della loro bellezza, in particolar modo per l'Ebraico. Ovviamente, come mi avete anche suggerito voi, per il momento procederò solo con le prime due lingue, che era anche il mio obiettivo, senza però tralasciare del tutto le altre due. La difficoltà di raggiungere livelli adeguati nelle lingue la capisco: per il momento, con Spagnolo e Giapponese, non ho avuto problemi particolari e ho scelto lo Spagnolo proprio per alleggerire il carico già appesantito dalla lingua asiatica; ho scelto le altre due lingue (delle quali farò solo un'annualità) proprio per vedere se sia possibile per me reggere la mole di lavoro (ho iniziato da circa un mese a studiarle). Tanto per essere esaustivi ho scelto Tedesco anche perché, oltre al fatto che mi affascinava, è una lingua della quale conoscevo già qualche base di lessico e riuscivo a leggerlo abbastanza fluentemente senza troppe difficoltà, pur non avendolo mai studiato (aiutato dalla fidanzata che già lo ha studiato alle scuole superiori).
In ogni caso, porterò avanti solo due lingue per ora (o al massimo tre, aggiungendo il Tedesco), lasciando l'Ebraico ad un futuro prossimo e al "tempo libero" per mantenere vivo ciò che sto facendo ora e aumentare pian piano la mia conoscenza.
@Anthony Green: grazie mille! Per il soggiorno in Giappone mi rivolgerei inizialmente ad un'organizzazione che si occupa di questi viaggi trovando la sistemazione, offrendo un corso di lingua in una scuola giapponese in base al proprio livello e, se richiesto dal cliente, anche un lavoro in un'azienda. Quindi potrei già partire con uno stage nella tasca, pronto ad attendermi, cosicché mi possa fare un'idea iniziale del campo di lavoro da scegliere e della qualità dello stesso.
Dovrò ben informarmi sulla richiesta qui in Italia, dato che finora ho visto poca richiesta di lingue come Giapponese e Cinese.
@Mariella Bonelli / Vincenzo Di Maso: grazie mille anche a voi per i consigli. Nella prima parte del mio intervento ho risposto alla delicata ed importante questione del "mix di lingue", sperando di esser stato chiaro e di aver, almeno per il momento, fatto le scelte giuste.
[quote]Mariella Bonelli wrote:
Per quanto riguarda il lavoro da freelance, meriterebbe un discorso a parte. Mi limito a dirti che cominciare fra qualche anno con delle lingue particolari come le tue non ritengo personalmente che possa permetterti di arrivare all'autonomia professionale, in un settore sempre più affollato e sempre più competitivo.[/quote]
Non sono riuscito a capire cosa volessi intendere con questa affermazione. Forse che in futuro, quando comincerò il mio percorso nel lavoro, sarebbe meglio optare per la strada del lavoro in azienda in quanto il freelance è decisamente più popolato?
Per quanto riguarda la laurea specialistica, parlando sinceramente, nonostante valga e sia più utile di una triennale dovrei sceglierne una che non sia a Torino. I motivi sono quelli descritti in precedenza. So che le certificazioni non valgono quanto una specialistica, ma il consiglio dei professori (soprattutto delle lingue asiatiche) è stato uno solo fin da subito: in tre anni, di Giapponese o di qualsiasi lingua asiatica che facciate, non imparerete abbastanza e sarebbe meglio andare a studiarlo direttamente in Giappone (nel mio caso) per approfondire e frequentare li una scuola, al fine di ottenere documenti validi anche all'estero.
Ciò che mi scoraggia sono principalmente due cose: la mia età (strano ma vero) e la non validità della mia laurea in Giappone. Temo che, preferendo la specialistica ad un soggiorno studio in Giappone dove frequenterei corsi nelle loro scuole ottenendo certificati validi sia li che nel resto del Mondo, arriverei a quasi trent'anni senza ancora esperienza lavorativa in questo campo e con una laurea che, come detto, non ha validità in quel paese (al contrario della certificazione JLPT). Il tutto senza contare la pessima organizzazione della mia facoltà!
D'altronde, una permanenza di 2/3 anni nel paese asiatico in combinazione con una certificazione internazionale e un "lavoro" svolto nel paese penso sia un'ottima referenza da presentare su un curriculum, no?
Se tutto andrà bene finirò gli studi nel primo trimestre del 2016, quindi a 26 anni. Volevo quindi cominciare già da ora ad introdurmi nel mondo delle traduzioni svolgendo piccoli incarichi alla mia portata per chiunque chieda (soprattutto privati, dato che le aziende richiedono un livello più alto di quello in mio possesso) per poi passare alle certificazioni e ai viaggi nei rispettivi paesi per approfondire la conoscenza della lingua.
Grazie mille ancora.
A.
Topic: Consigli per il futuro
Poster: Andrew90
Post title: Grazie a tutti per gli interventi!
Grazie mille per le risposte!
Riguardo la mole di lavoro, al momento come lingue "ufficiali" studio Giapponese e Spagnolo perché questo permette il corso dell'università come scelta (una lingua asiatica e una seconda lingua che va da un'altra asiatica o spagnolo). Per l'Ebraico e il Tedesco, ora come ora, sto seguendo il corso della prima annualità (tanto per dirla in termini accademici) senza troppe pretese; tuttavia, cominciando a studiare queste due lingue (quasi per caso, avendole inserite nel mio piano di studio una come tirocinio e una come esame a scelta), mi sono accorto della loro bellezza, in particolar modo per l'Ebraico. Ovviamente, come mi avete anche suggerito voi, per il momento procederò solo con le prime due lingue, che era anche il mio obiettivo, senza però tralasciare del tutto le altre due. La difficoltà di raggiungere livelli adeguati nelle lingue la capisco: per il momento, con Spagnolo e Giapponese, non ho avuto problemi particolari e ho scelto lo Spagnolo proprio per alleggerire il carico già appesantito dalla lingua asiatica; ho scelto le altre due lingue (delle quali farò solo un'annualità) proprio per vedere se sia possibile per me reggere la mole di lavoro (ho iniziato da circa un mese a studiarle). Tanto per essere esaustivi ho scelto Tedesco anche perché, oltre al fatto che mi affascinava, è una lingua della quale conoscevo già qualche base di lessico e riuscivo a leggerlo abbastanza fluentemente senza troppe difficoltà, pur non avendolo mai studiato (aiutato dalla fidanzata che già lo ha studiato alle scuole superiori).
In ogni caso, porterò avanti solo due lingue per ora (o al massimo tre, aggiungendo il Tedesco), lasciando l'Ebraico ad un futuro prossimo e al "tempo libero" per mantenere vivo ciò che sto facendo ora e aumentare pian piano la mia conoscenza.
@Anthony Green: grazie mille! Per il soggiorno in Giappone mi rivolgerei inizialmente ad un'organizzazione che si occupa di questi viaggi trovando la sistemazione, offrendo un corso di lingua in una scuola giapponese in base al proprio livello e, se richiesto dal cliente, anche un lavoro in un'azienda. Quindi potrei già partire con uno stage nella tasca, pronto ad attendermi, cosicché mi possa fare un'idea iniziale del campo di lavoro da scegliere e della qualità dello stesso.
Dovrò ben informarmi sulla richiesta qui in Italia, dato che finora ho visto poca richiesta di lingue come Giapponese e Cinese.
@Mariella Bonelli / Vincenzo Di Maso: grazie mille anche a voi per i consigli. Nella prima parte del mio intervento ho risposto alla delicata ed importante questione del "mix di lingue", sperando di esser stato chiaro e di aver, almeno per il momento, fatto le scelte giuste.
[quote]Mariella Bonelli wrote:
Per quanto riguarda il lavoro da freelance, meriterebbe un discorso a parte. Mi limito a dirti che cominciare fra qualche anno con delle lingue particolari come le tue non ritengo personalmente che possa permetterti di arrivare all'autonomia professionale, in un settore sempre più affollato e sempre più competitivo.[/quote]
Non sono riuscito a capire cosa volessi intendere con questa affermazione. Forse che in futuro, quando comincerò il mio percorso nel lavoro, sarebbe meglio optare per la strada del lavoro in azienda in quanto il freelance è decisamente più popolato?
Per quanto riguarda la laurea specialistica, parlando sinceramente, nonostante valga e sia più utile di una triennale dovrei sceglierne una che non sia a Torino. I motivi sono quelli descritti in precedenza. So che le certificazioni non valgono quanto una specialistica, ma il consiglio dei professori (soprattutto delle lingue asiatiche) è stato uno solo fin da subito: in tre anni, di Giapponese o di qualsiasi lingua asiatica che facciate, non imparerete abbastanza e sarebbe meglio andare a studiarlo direttamente in Giappone (nel mio caso) per approfondire e frequentare li una scuola, al fine di ottenere documenti validi anche all'estero.
Ciò che mi scoraggia sono principalmente due cose: la mia età (strano ma vero) e la non validità della mia laurea in Giappone. Temo che, preferendo la specialistica ad un soggiorno studio in Giappone dove frequenterei corsi nelle loro scuole ottenendo certificati validi sia li che nel resto del Mondo, arriverei a quasi trent'anni senza ancora esperienza lavorativa in questo campo e con una laurea che, come detto, non ha validità in quel paese (al contrario della certificazione JLPT). Il tutto senza contare la pessima organizzazione della mia facoltà!
D'altronde, una permanenza di 2/3 anni nel paese asiatico in combinazione con una certificazione internazionale e un "lavoro" svolto nel paese penso sia un'ottima referenza da presentare su un curriculum, no?
Se tutto andrà bene finirò gli studi nel primo trimestre del 2016, quindi a 26 anni. Volevo quindi cominciare già da ora ad introdurmi nel mondo delle traduzioni svolgendo piccoli incarichi alla mia portata per chiunque chieda (soprattutto privati, dato che le aziende richiedono un livello più alto di quello in mio possesso) per poi passare alle certificazioni e ai viaggi nei rispettivi paesi per approfondire la conoscenza della lingua.
Grazie mille ancora.
A.