Forum: Italian
Topic: Formazione in traduzione medica
Poster: Bruno Depascale
Post title: Concordo con Nicola
[quote]Nicola (Mr.) Nobili wrote:
Ecco, il caso vuole che io sia specializzato in traduzione medica (in particolare veterinaria, ma poi traduco tutto). E guarda un po', insegno proprio traduzione medica ad un corso che nessuno ha citato...
Ora, eviterò di fare polemiche, ma dire che ci vorrebbe un esperto del settore per fare una traduzione specialistica è vero per TUTTI i settori. Se dovessimo prenderlo alla lettera, allora pochissimi di noi farebbero i traduttori.
Peraltro, quanto detto VALE ANCHE PER GLI STESSI MEDICI. Un mio cugino è un bravissimo radiologo (non faccio nomi, ma ha fatto le lastre a tantissimi vip, tanto per darvi un'idea), e dice chiaramente che su tutti gli altri settori della medicina è arrugginito e se uno gli fa una domanda a bruciapelo può essere in imbarazzo.
Aggiungiamo che TUTTI coloro che hanno a che fare con il settore medico DEVONO tenersi informati, dato che tecniche e terminologia cambiano di continuo. I traduttori non fanno certo eccezione.
Ciò detto, se uno lavora per tanto tempo nel settore, lo stile e la terminologia bene o male li conosce.
Aggiungiamo anche che "si fa presto a dire traduzione medica". Ci sono tanti tipi di testi: quelli divulgativi, i moduli per il consenso informato, i fogli illustrativi...
L'osservazione della collega sulla necessità di essere medici per tradurre i testi medici, a mio avviso, può essere applicabile SOLO a testi davvero complessi, articoli scientifici puri. Serve forse un medico per tradurre un volantino che spiega i rischi del fumo al pubblico in generale o un modulo per il consenso informato? Certamente no.
Peraltro, alcune tipologie di testo medico, come i fogli illustrativi o il materiale di confezionamento, sono fortemente standardizzati ed esistono modelli sanciti dall'EMA (European Medicines Agency), un traduttore medico impara a conoscerli presto.
Io che ormai mi occupo di traduzioni veterinarie da oltre dieci anni e che sono il traduttore della maggiore azienda farmaceutica veterinaria d'Italia vi posso garantire, quando traduco qualcosa di estremamente tecnico per i soli addetti ai lavori (ma càpita di rado, perché questi normalmente capiscono l'inglese), che è auspicabile che la mia traduzione venga riletta da un esperto per limare eventuali sbavature, ma questo è l'unico caso in cui direi che serve la competenza di un medico. E lo stesso potrei dire di qualsiasi testo molto specialistico.
Visto che qualcuno l'ha chiesto: c'è un master in traduzione medica a Milano, se vuoi privatamente ti do tutte le informazioni del caso. Non ne parlo diffusamente in questa sede, onde evitare di cadere in un conflitto di interessi.
Buona serata. [/quote]
Concordo in pieno con quanto affermato da Nicola (che saluto), il mio prof. :)
Non avendo alcun conflitto di interessi, posso dire tranquillamente che la scuola alla quale fa riferimento è la CTI.
Io ho svolto il master al quale ha accennato Nicola, e sicuramente mi ha fornito delle buone basi, alle quali però ho aggiunto anche tanto impegno, perché di certo un master da solo non basta.
Sconsiglierei di fare affidamento ai soli webinar, che però potrebbero essere complementari al master stesso.
Questa è la mia modesta opinione.
In bocca al lupo!
Topic: Formazione in traduzione medica
Poster: Bruno Depascale
Post title: Concordo con Nicola
[quote]Nicola (Mr.) Nobili wrote:
Ecco, il caso vuole che io sia specializzato in traduzione medica (in particolare veterinaria, ma poi traduco tutto). E guarda un po', insegno proprio traduzione medica ad un corso che nessuno ha citato...
Ora, eviterò di fare polemiche, ma dire che ci vorrebbe un esperto del settore per fare una traduzione specialistica è vero per TUTTI i settori. Se dovessimo prenderlo alla lettera, allora pochissimi di noi farebbero i traduttori.
Peraltro, quanto detto VALE ANCHE PER GLI STESSI MEDICI. Un mio cugino è un bravissimo radiologo (non faccio nomi, ma ha fatto le lastre a tantissimi vip, tanto per darvi un'idea), e dice chiaramente che su tutti gli altri settori della medicina è arrugginito e se uno gli fa una domanda a bruciapelo può essere in imbarazzo.
Aggiungiamo che TUTTI coloro che hanno a che fare con il settore medico DEVONO tenersi informati, dato che tecniche e terminologia cambiano di continuo. I traduttori non fanno certo eccezione.
Ciò detto, se uno lavora per tanto tempo nel settore, lo stile e la terminologia bene o male li conosce.
Aggiungiamo anche che "si fa presto a dire traduzione medica". Ci sono tanti tipi di testi: quelli divulgativi, i moduli per il consenso informato, i fogli illustrativi...
L'osservazione della collega sulla necessità di essere medici per tradurre i testi medici, a mio avviso, può essere applicabile SOLO a testi davvero complessi, articoli scientifici puri. Serve forse un medico per tradurre un volantino che spiega i rischi del fumo al pubblico in generale o un modulo per il consenso informato? Certamente no.
Peraltro, alcune tipologie di testo medico, come i fogli illustrativi o il materiale di confezionamento, sono fortemente standardizzati ed esistono modelli sanciti dall'EMA (European Medicines Agency), un traduttore medico impara a conoscerli presto.
Io che ormai mi occupo di traduzioni veterinarie da oltre dieci anni e che sono il traduttore della maggiore azienda farmaceutica veterinaria d'Italia vi posso garantire, quando traduco qualcosa di estremamente tecnico per i soli addetti ai lavori (ma càpita di rado, perché questi normalmente capiscono l'inglese), che è auspicabile che la mia traduzione venga riletta da un esperto per limare eventuali sbavature, ma questo è l'unico caso in cui direi che serve la competenza di un medico. E lo stesso potrei dire di qualsiasi testo molto specialistico.
Visto che qualcuno l'ha chiesto: c'è un master in traduzione medica a Milano, se vuoi privatamente ti do tutte le informazioni del caso. Non ne parlo diffusamente in questa sede, onde evitare di cadere in un conflitto di interessi.
Buona serata. [/quote]
Concordo in pieno con quanto affermato da Nicola (che saluto), il mio prof. :)
Non avendo alcun conflitto di interessi, posso dire tranquillamente che la scuola alla quale fa riferimento è la CTI.
Io ho svolto il master al quale ha accennato Nicola, e sicuramente mi ha fornito delle buone basi, alle quali però ho aggiunto anche tanto impegno, perché di certo un master da solo non basta.
Sconsiglierei di fare affidamento ai soli webinar, che però potrebbero essere complementari al master stesso.
Questa è la mia modesta opinione.
In bocca al lupo!