Forum: Italian
Topic: metodo di calcolo del costo di una traduzione usato in Italia
Poster: Christel Zipfel
Post title: Nessuno dice che non esistono queste tariffe, anzi!
[quote]Valeria Uva wrote:
Lo sappiamo tutti che le tariffe basse esistono, e che 0,3 centesimi non è nemmeno la tariffa più bassa che si può trovare sul mercato e ho delle forti riserve sulle etichette “dignitosa/non dignitosa/vergognosa” per una singola tariffa, perché come tutti sappiamo ogni tariffa è solo ed esclusivamente orientativa e il costo di ogni singola traduzione deve necessariamente tener conto di tante altre variabili (data consegna, data pagamento, cliente diretto/agenzia, difficoltà della traduzione, percentuale di ripetizioni, fornitura o meno da parte del committente di glossari e memorie di traduzione e altre che in questo momento non mi vengono in mente).
Detto questo, credo che parlare di tariffa minima 0,3 non sia una cosa così riprovevole. A me personalmente è capitato di accettare la tariffa di 0,4 per il semplice fatto che avevo bisogno di lavorare e che il cliente non avrebbe pagato di più. Perché ostinarsi ad alzare la posta in questi casi, sapendo che l’unico risultato che si ottiene è quello di perdere il lavoro? Chiaramente, a una tariffa bassa PUO’ (e sottolineo ‘può’…) corrispondere una qualità bassa e questo è bene farlo subito presente al cliente. Non escludo nemmeno che in alcune situazioni e ad alcune condizioni potrei anche accettare la 0,3.
[/quote]
Non mi sembra un buon motivo. Leggo anche di molto meno, ma da lì a dire che 3 o 4 centesimi sono "accettabili" o addirittura "dignitosi" ci corre.
Che cosa rende almeno accettabile o anche dignitosa una certa tariffa? Che un professionista riesca a vivere con quello che guadagna, senza altri introiti (e anche se li ha, deve fissare le proprie tariffe come se non li avesse, proporzionalmente al tempo che impiega per le traduzioni) e senza l'aiuto di mamma e papà o di chiunque altro. Non solo, ma che riesca anche a pagare le tasse, e che non entri subito nel panico se per due giorni o tre non ha lavoro perché questa tariffa gli deve coprire pure dei periodi più o meno lunghi nei quali non può lavorare per diversi motivi, e permettergli di far fronte, dopo il primo anno, anche a spese impreviste. Se non ci riesce, tanto vale cambiare lavoro.
Perché dovrebbe essere "ipocrita" chi afferma questo? Io non temo certo la concorrenza di chi traduce a prezzi che sarebbero più appropriati per una revisione, come scrive Mariella, ma la concorrenza sleale è una brutta bestia.
Vorrei infatti che mi si spiegasse come sia possibile mantenersi (nel senso più ampio del termine) lavorando a 3 centesimi, anche se la data di consegna fosse comodissima, il pagamento avvenisse alla consegna e la traduzione non presentasse particolari difficoltà. E perché mai dovrei consegnare una traduzione che *potrebbe* risultare di una qualità scadente e rovinarmi la reputazione?
Hai mai fatto i conti di quanto guardagni all'ora con 3 centesimi? 6 Euro o poco più (mettiamo anche 7, va...!) tolte le spese e le tasse, ti sembra una cosa "accettabile" e "dignitosa?" Anche con le migliori condizioni di questo mondo non si giustifica una tariffa così! Certo, magari riesci a tradurre 10.000 parole all'ora (e anche 30 Euro sarebbero sempre pochini), ma allora sei un fenomeno!
Che uno abbia bisogno di lavorare non mi sembra un buon argomento - tutti abbiamo bisogno di lavorare! E di clienti che non "vogliono" pagare di più ne conosciamo tutti. Applicando normalmente delle tariffe "dignitose" possiamo permetterci di dire di no appunto perché non arriviamo con l'acqua alla gola per i motivi che ho esposto sopra. Taluni clienti non "vogliono" pagare di più perché sanno benissimo che qualcuno a questo prezzo o anche meno lo trovano. E le persone che accettano o si propongono addirittura loro stesse a certe tariffe sono esattamente coloro, come hanno scritto gli altri colleghi, che hanno contribuito e contribuiscono a rovinare il mercato.
E perché poi ostinarsi a continuare a lavorare per le agenzie italiane se proprio non si riesce a spuntare tariffe migliori? Anche se a me poi tutti questi committenti che vogliono pagare solo 3 centesimi non mi risultano, comunque... Il mondo della traduzione non è solo Italia e Internet oggi ci dà una mano a trovare delle alternative migliori.
[Bearbeitet am 2014-01-14 22:02 GMT]
Topic: metodo di calcolo del costo di una traduzione usato in Italia
Poster: Christel Zipfel
Post title: Nessuno dice che non esistono queste tariffe, anzi!
[quote]Valeria Uva wrote:
Lo sappiamo tutti che le tariffe basse esistono, e che 0,3 centesimi non è nemmeno la tariffa più bassa che si può trovare sul mercato e ho delle forti riserve sulle etichette “dignitosa/non dignitosa/vergognosa” per una singola tariffa, perché come tutti sappiamo ogni tariffa è solo ed esclusivamente orientativa e il costo di ogni singola traduzione deve necessariamente tener conto di tante altre variabili (data consegna, data pagamento, cliente diretto/agenzia, difficoltà della traduzione, percentuale di ripetizioni, fornitura o meno da parte del committente di glossari e memorie di traduzione e altre che in questo momento non mi vengono in mente).
Detto questo, credo che parlare di tariffa minima 0,3 non sia una cosa così riprovevole. A me personalmente è capitato di accettare la tariffa di 0,4 per il semplice fatto che avevo bisogno di lavorare e che il cliente non avrebbe pagato di più. Perché ostinarsi ad alzare la posta in questi casi, sapendo che l’unico risultato che si ottiene è quello di perdere il lavoro? Chiaramente, a una tariffa bassa PUO’ (e sottolineo ‘può’…) corrispondere una qualità bassa e questo è bene farlo subito presente al cliente. Non escludo nemmeno che in alcune situazioni e ad alcune condizioni potrei anche accettare la 0,3.
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Non mi sembra un buon motivo. Leggo anche di molto meno, ma da lì a dire che 3 o 4 centesimi sono "accettabili" o addirittura "dignitosi" ci corre.
Che cosa rende almeno accettabile o anche dignitosa una certa tariffa? Che un professionista riesca a vivere con quello che guadagna, senza altri introiti (e anche se li ha, deve fissare le proprie tariffe come se non li avesse, proporzionalmente al tempo che impiega per le traduzioni) e senza l'aiuto di mamma e papà o di chiunque altro. Non solo, ma che riesca anche a pagare le tasse, e che non entri subito nel panico se per due giorni o tre non ha lavoro perché questa tariffa gli deve coprire pure dei periodi più o meno lunghi nei quali non può lavorare per diversi motivi, e permettergli di far fronte, dopo il primo anno, anche a spese impreviste. Se non ci riesce, tanto vale cambiare lavoro.
Perché dovrebbe essere "ipocrita" chi afferma questo? Io non temo certo la concorrenza di chi traduce a prezzi che sarebbero più appropriati per una revisione, come scrive Mariella, ma la concorrenza sleale è una brutta bestia.
Vorrei infatti che mi si spiegasse come sia possibile mantenersi (nel senso più ampio del termine) lavorando a 3 centesimi, anche se la data di consegna fosse comodissima, il pagamento avvenisse alla consegna e la traduzione non presentasse particolari difficoltà. E perché mai dovrei consegnare una traduzione che *potrebbe* risultare di una qualità scadente e rovinarmi la reputazione?
Hai mai fatto i conti di quanto guardagni all'ora con 3 centesimi? 6 Euro o poco più (mettiamo anche 7, va...!) tolte le spese e le tasse, ti sembra una cosa "accettabile" e "dignitosa?" Anche con le migliori condizioni di questo mondo non si giustifica una tariffa così! Certo, magari riesci a tradurre 10.000 parole all'ora (e anche 30 Euro sarebbero sempre pochini), ma allora sei un fenomeno!
Che uno abbia bisogno di lavorare non mi sembra un buon argomento - tutti abbiamo bisogno di lavorare! E di clienti che non "vogliono" pagare di più ne conosciamo tutti. Applicando normalmente delle tariffe "dignitose" possiamo permetterci di dire di no appunto perché non arriviamo con l'acqua alla gola per i motivi che ho esposto sopra. Taluni clienti non "vogliono" pagare di più perché sanno benissimo che qualcuno a questo prezzo o anche meno lo trovano. E le persone che accettano o si propongono addirittura loro stesse a certe tariffe sono esattamente coloro, come hanno scritto gli altri colleghi, che hanno contribuito e contribuiscono a rovinare il mercato.
E perché poi ostinarsi a continuare a lavorare per le agenzie italiane se proprio non si riesce a spuntare tariffe migliori? Anche se a me poi tutti questi committenti che vogliono pagare solo 3 centesimi non mi risultano, comunque... Il mondo della traduzione non è solo Italia e Internet oggi ci dà una mano a trovare delle alternative migliori.
[Bearbeitet am 2014-01-14 22:02 GMT]