Forum: Italian
Topic: Italia sì Italia no
Poster: VidiSkribi
Post title: traduttori e valigie di cartone
Caro Bruno,
non posso esserti utile in merito a una tua possibile attività all'estero poiché vivo e lavoro in Italia come traduttrice.
Il contributo che mi sento di darti è quello di provare a fare qualche esperienza all'estero e se trovi un posto in cui ti senti più a tuo agio sia a livello professionale che personale, prova a fermarti e a lavorare lì con "tutte le carte in regola".
Personalmente ti sconsiglio un'esperienza ibrida, come ad esempio vivere in Italia con una gestione contabile all'estero (ammesso e non concesso che ciò sia possibile e legale).
Abbiamo tutti il sacrosanto diritto di lamentarci ma se in qualche modo vogliamo cambiare le cose dobbiamo cercare una coerenza fra le nostre parole e i nostri fatti, ovunque decidiamo di vivere.
La situazione economica in Italia è molto dura, ma lo è anche a livello globale. Per ribaltare un po' la prospettiva, si potrebbe dire che lo è sempre stata, e che noi "occidentali" abbiamo vissuto una piccola finestra di benessere economico di alcune decine di anni, sia pure con un prezzo molto salato per l'ambiente, le prossime generazioni e forse anche per il resto del mondo.
Vivo anch'io ogni giorno le difficoltà di cui parli ma non condivido il tuo pessimismo cosmico. In fondo solo i nostri nonni e bisnonni hanno vissuto due guerre mondiali, fame e freddo.
Se non ci sentiamo trattati equamente in Italia facciamo le valigie e partiamo, ma sempre con la certezza di poter portare ovunque con noi il nostro piccolo contributo per migliorare il mondo.
E poi pensaci, le nostre valigie non sono neanche di cartone e spago ma dei robustissimi trolley, poteva andarci peggio :)
In bocca al lupo per il tuo futuro come traduttore e cittadino del mondo!
Con affetto,
Ilaria
Topic: Italia sì Italia no
Poster: VidiSkribi
Post title: traduttori e valigie di cartone
Caro Bruno,
non posso esserti utile in merito a una tua possibile attività all'estero poiché vivo e lavoro in Italia come traduttrice.
Il contributo che mi sento di darti è quello di provare a fare qualche esperienza all'estero e se trovi un posto in cui ti senti più a tuo agio sia a livello professionale che personale, prova a fermarti e a lavorare lì con "tutte le carte in regola".
Personalmente ti sconsiglio un'esperienza ibrida, come ad esempio vivere in Italia con una gestione contabile all'estero (ammesso e non concesso che ciò sia possibile e legale).
Abbiamo tutti il sacrosanto diritto di lamentarci ma se in qualche modo vogliamo cambiare le cose dobbiamo cercare una coerenza fra le nostre parole e i nostri fatti, ovunque decidiamo di vivere.
La situazione economica in Italia è molto dura, ma lo è anche a livello globale. Per ribaltare un po' la prospettiva, si potrebbe dire che lo è sempre stata, e che noi "occidentali" abbiamo vissuto una piccola finestra di benessere economico di alcune decine di anni, sia pure con un prezzo molto salato per l'ambiente, le prossime generazioni e forse anche per il resto del mondo.
Vivo anch'io ogni giorno le difficoltà di cui parli ma non condivido il tuo pessimismo cosmico. In fondo solo i nostri nonni e bisnonni hanno vissuto due guerre mondiali, fame e freddo.
Se non ci sentiamo trattati equamente in Italia facciamo le valigie e partiamo, ma sempre con la certezza di poter portare ovunque con noi il nostro piccolo contributo per migliorare il mondo.
E poi pensaci, le nostre valigie non sono neanche di cartone e spago ma dei robustissimi trolley, poteva andarci peggio :)
In bocca al lupo per il tuo futuro come traduttore e cittadino del mondo!
Con affetto,
Ilaria