Forum: Italian
Topic: Collaborare con agenzie...Tariffe?
Poster: Pierluigi Bernardini
Post title: D'accordo
[quote]Riccardo Schiaffino wrote:
[quote]darry wrote:
Mi è sorto un dubbio: forse sono le tariffe individuali dei freelance, non quelle che agenzie propongono ai collaboratori. [/quote]
Allora: i collaboratori delle agenzie sono freelance.
Poi, e più importante: ogni traduttore freelance, ovvero libero professionista, e in particolar modo in Italia, dovrebbe imparare che le tariffe le stabilisce il fornitore del servizio, non l'acquirente (che, ovviamente può, in certi casi, non permettersele).
Quindi, già dicendo "le tariffe... che le agenzie propongono ai collaboratori" si parte col piede sbagliato. Giusto sarebbe "le tariffe che i collaboratori propongono alle agenzie".
Una tariffa di sei centesimi a parola è già una miseria. Un'agenzia che dica che non se la può permettere è un'agenzia da quattro soldi.
Ovviamente l'agenzia deve considerare, nel prezzo proposto ai propri clienti, i propri costi fissi (affitto, stipendi dei dipendenti, ecc.). Queste, però, non sono cose che riguardano il traduttore freelance, il quale deve invece pensare alle *proprie* spese (affitto, telefono, commercialista, software, hardware, risparmi per la pensione, assicurazioni, ecc.) nel stabilire le proprie tariffe.
[/quote]
D'accordo al 100%.
Finché non impareremo a farci rispettare, non cambierà mai nulla.
E' vero che "se non la accetto io quella tariffa bassa, lo farà un altro al posto mio" e "se non la accetto, non lavoro", ma bisogna fare uno sforzo e pensare in grande: se nessuno di noi inizia a cambiare atteggiamento, saremo sempre qui a lamentarci. Ognuno sa che può agire per il bene di tutta la categoria. Cercarsi qualcos'altro piuttosto che lavorare a tariffe da fame.
E la mancanza di un tariffario con tariffe minime da applicare, sia per le traduzioni tecniche sia per quelle editoriali, purtroppo... non aiuta, tutt'altro.
Topic: Collaborare con agenzie...Tariffe?
Poster: Pierluigi Bernardini
Post title: D'accordo
[quote]Riccardo Schiaffino wrote:
[quote]darry wrote:
Mi è sorto un dubbio: forse sono le tariffe individuali dei freelance, non quelle che agenzie propongono ai collaboratori. [/quote]
Allora: i collaboratori delle agenzie sono freelance.
Poi, e più importante: ogni traduttore freelance, ovvero libero professionista, e in particolar modo in Italia, dovrebbe imparare che le tariffe le stabilisce il fornitore del servizio, non l'acquirente (che, ovviamente può, in certi casi, non permettersele).
Quindi, già dicendo "le tariffe... che le agenzie propongono ai collaboratori" si parte col piede sbagliato. Giusto sarebbe "le tariffe che i collaboratori propongono alle agenzie".
Una tariffa di sei centesimi a parola è già una miseria. Un'agenzia che dica che non se la può permettere è un'agenzia da quattro soldi.
Ovviamente l'agenzia deve considerare, nel prezzo proposto ai propri clienti, i propri costi fissi (affitto, stipendi dei dipendenti, ecc.). Queste, però, non sono cose che riguardano il traduttore freelance, il quale deve invece pensare alle *proprie* spese (affitto, telefono, commercialista, software, hardware, risparmi per la pensione, assicurazioni, ecc.) nel stabilire le proprie tariffe.
[/quote]
D'accordo al 100%.
Finché non impareremo a farci rispettare, non cambierà mai nulla.
E' vero che "se non la accetto io quella tariffa bassa, lo farà un altro al posto mio" e "se non la accetto, non lavoro", ma bisogna fare uno sforzo e pensare in grande: se nessuno di noi inizia a cambiare atteggiamento, saremo sempre qui a lamentarci. Ognuno sa che può agire per il bene di tutta la categoria. Cercarsi qualcos'altro piuttosto che lavorare a tariffe da fame.
E la mancanza di un tariffario con tariffe minime da applicare, sia per le traduzioni tecniche sia per quelle editoriali, purtroppo... non aiuta, tutt'altro.