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Il decreto sulle associazioni professionali è legge dello Stato | Ci sono lavori speciali per i quali occorre una certificazione adeguata

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Forum: Italian
Topic: Il decreto sulle associazioni professionali è legge dello Stato
Poster: gianfranco
Post title: Ci sono lavori speciali per i quali occorre una certificazione adeguata

[quote]Agnès levillayer wrote:
...
Personalmente ho aspettato molti anni prima di aderire ad una associazione di categoria perché ero e rimango fortemente contraria ad ogni idea illiberale e anacronistica di Ordine o Albo dei traduttori che alleggiava nell’ambiente fino a non tantissimo tempo fa. E’ proprio quando ho capito che la mentalità era cambiata e che le strade percorse erano tutt’altre che ho avuto voglia di impegnarmi (ho scelto AITI e non me ne pento). [/quote]

Agnès,

grazie per il tuo intervento informativo e di prima mano. Io non appartengo all'AITI (ho preferito una associazione internazionale) ma sono felice che la professione in Italia abbia preso questa nuova direzione, e sarei felice se l'AITI ha veramente cambiato direzione e mentalità.

Vorrei solo fare una nota sulla differenza sottile ma importante tra Ordine e Albo.
Infatti, se ne parla quasi sempre come se fossero sinonimi, e anche se la differenza è stata fatta notare diverse volte, quasi sempre vengono citati insieme, col risultato di apparire come due cose inseparabili.
In realtà, anche se è vero che un sistema ordinistico implica la creazione di un albo dei professionisti autorizzati ad esercitare, non è vero il contrario, ovvero è possibile avere anche un albo senza necessariamente una struttura ordinistica incaricata di gestirlo.

Questo già avviene in diverse tra le cosidette "professioni non regolamentate", come la nostra, e ora inquadrate nella nuova legge, ma voglio fare un esempio molto significativo, restando sempre nel nostro settore.
Infatti, tra le tante cose da fare, ci sarebbe probabilmente anche da istituire un registro (o albo, o come lo si vorrà chiamare) dei traduttori autorizzati e certificati in modo serio e indipendente per prestare alcuni tipi particolari di servizi linguistici.
Faccio riferimento a tutti i lavori commissionati da tribunali, polizia, strutture mediche o servizi sociali.

In questi settori si tratta di lavorare per una categoria di utenti (spesso stranieri) che quasi sempre non hanno la possibilità di selezionare il traduttore o l'interprete assegnato loro, il quale infatti viene scelto dalle istituzioni. Occorre quindi che tale scelta sia rapida e corretta, ovvero che vi siano garanzie standard sulla preparazione delle persone chiamate. Un lavoro per le associazioni, immagino, uno tra i tanti che le aspettano...

La conseguenza è che per lavorare in questi settori, molto ristretti rispetto all'ampiezza del nostro mercato, ma con compiti di natura molto speciale e molto delicata, la soluzione potrebbe essere la creazione di un albo o registro di professionisti certificati, per uno o più di uno dei ruoli sopra elencati, a seconda delle competenze personali.
A ruota, sempre per questi lavori, segue il problema delle tariffe corrispondenti, che ora sono vergognosamente basse, vengono pagate in tempi lunghissimi, e che non sono soggette alle normali dinamiche di mercato. Queste tariffe, ovviamente, dovranno essere in qualche modo standardizzate e soprattutto adeguate al livello di competenza richiesto, che è molto elevato!

Ovviamente non serve una tale certificazione o registro per i lavori ordinari, di natura commerciale o comunque non critici per i cittadini. E infatti, tolti questi casi speciali, tutto il resto, può essere lasciato alla normale dinamica del libero mercato.

GF

[Edited at 2012-12-22 18:38 GMT]

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