Forum: Italian
Topic: Cosa rispondete se non vogliono concedere la tariffa minima?
Poster: Riccardo Schiaffino
Post title: In alcuni casi certi clienti bisogna lasciarli per strada
[quote]arianek wrote:
Grazie, Riccardo, quelli erano i suggerimenti che cercavo. Proverò a vedere come reagiscono quando rispondo come te. Il fenomeno che ho descritto è comunque recente, altrimenti non avrei scritto questo topic. Anch'io faccio questo lavoro da 29 anni e finora non ho mai avuto problemi ad "impormi" (a parte che con la transizione da cartella a parola, una decina di anni fa (parlo di agenzie italiane), ci ho rimesso già parecchio, da 1 cartella a 150 parole). Posso dirti che si tratta di agenzie medie-grandi che traducono per clienti importanti molti manuali in una ventina di lingue. Magari non hanno voglia di presentare per ogni 3 righe di aggiunte/modifiche una fattura di mille euro, non ho idea, ma non trovo giusto che la loro scelta si ribalti su di noi. Sono clienti già acquisiti da anni, che prima pagavano senza fiatare la mia tariffa minima e che ora hanno cambiato politica. Visto che sono clienti "importanti", ho una certa difficoltà a rispondere come suggerisci tu, ma ci proverò.. [/quote]
Quando i clienti iniziano a cambiare le carte in tavola bisogna anche essere in grado di abbandonarli per strada. Gli si dice che a prescindere di cosa loro fanno con i loro di clienti, noi manteniamo la tariffa minima.
Se non ne vogliono sapere, gli si inizia a rifiutare i progetti: dapprima magari solo quelli che richiederebbero la tariffa minima (dicendo loro magari qualcosa come "...capisco la vostra posizione. Questo significa, però, che non posso accettare il progetto. Chiamatemi comunque ancora quando avrete altri progetti per i quali vi potete permettere la tariffa minima...").
E poi, appena possibile, anche gli altri ("... grazie per esservi rivolti a me per questo progetto. Purtroppo non posso accettarlo, perché sono impegnata con altri progetti per altri clienti fino a [data X, nel futuro]. Ne approfitto per mandarvi le mie nuove tariffe aggiornate. Come potete vedere ho aumentato la tariffa a parola da X a Y, e la mia nuova tariffa minima (pari a un'ora di lavoro) da W a Z").
Bisogna ricordarsi: le agenzie di traduzione, senza traduttori, non sorpavvivono. I traduttori, senza le agenzie di traduzione, sì.
Tra parentesi, perché sei passata da una tariffa minima di una cartella a una di 150 parole? Semmai avrebbero dovuto essere 250, direi. Ma anche 250 sono, secondo me, troppo poche: per me il vero scopo della tariffa minima non è farmela pagare (anche se lo faccio); è scoraggiare i clienti da mandarmi lavori troppo piccoli.
Topic: Cosa rispondete se non vogliono concedere la tariffa minima?
Poster: Riccardo Schiaffino
Post title: In alcuni casi certi clienti bisogna lasciarli per strada
[quote]arianek wrote:
Grazie, Riccardo, quelli erano i suggerimenti che cercavo. Proverò a vedere come reagiscono quando rispondo come te. Il fenomeno che ho descritto è comunque recente, altrimenti non avrei scritto questo topic. Anch'io faccio questo lavoro da 29 anni e finora non ho mai avuto problemi ad "impormi" (a parte che con la transizione da cartella a parola, una decina di anni fa (parlo di agenzie italiane), ci ho rimesso già parecchio, da 1 cartella a 150 parole). Posso dirti che si tratta di agenzie medie-grandi che traducono per clienti importanti molti manuali in una ventina di lingue. Magari non hanno voglia di presentare per ogni 3 righe di aggiunte/modifiche una fattura di mille euro, non ho idea, ma non trovo giusto che la loro scelta si ribalti su di noi. Sono clienti già acquisiti da anni, che prima pagavano senza fiatare la mia tariffa minima e che ora hanno cambiato politica. Visto che sono clienti "importanti", ho una certa difficoltà a rispondere come suggerisci tu, ma ci proverò.. [/quote]
Quando i clienti iniziano a cambiare le carte in tavola bisogna anche essere in grado di abbandonarli per strada. Gli si dice che a prescindere di cosa loro fanno con i loro di clienti, noi manteniamo la tariffa minima.
Se non ne vogliono sapere, gli si inizia a rifiutare i progetti: dapprima magari solo quelli che richiederebbero la tariffa minima (dicendo loro magari qualcosa come "...capisco la vostra posizione. Questo significa, però, che non posso accettare il progetto. Chiamatemi comunque ancora quando avrete altri progetti per i quali vi potete permettere la tariffa minima...").
E poi, appena possibile, anche gli altri ("... grazie per esservi rivolti a me per questo progetto. Purtroppo non posso accettarlo, perché sono impegnata con altri progetti per altri clienti fino a [data X, nel futuro]. Ne approfitto per mandarvi le mie nuove tariffe aggiornate. Come potete vedere ho aumentato la tariffa a parola da X a Y, e la mia nuova tariffa minima (pari a un'ora di lavoro) da W a Z").
Bisogna ricordarsi: le agenzie di traduzione, senza traduttori, non sorpavvivono. I traduttori, senza le agenzie di traduzione, sì.
Tra parentesi, perché sei passata da una tariffa minima di una cartella a una di 150 parole? Semmai avrebbero dovuto essere 250, direi. Ma anche 250 sono, secondo me, troppo poche: per me il vero scopo della tariffa minima non è farmela pagare (anche se lo faccio); è scoraggiare i clienti da mandarmi lavori troppo piccoli.